lunedì 25 giugno 2012

BASTONCINI DI SOIA VERDE CON YOGURT AL RABARBARO


Conoscevo l’esistenza della soia gialla, ma quando un po’ di giorni fa mi sono ritrovata al supermercato a studiare i vari tipi di legumi esposti ho improvvisamente spalancato la bocca così come può far una bambina dopo aver scoperto un cioccolatino nascosto sotto il letto. Soia verde anche qui??? Finalmente! Ho letto di ricette giapponesi, ma pensavo di non trovarli mai…invece. Dei piccoli semini verdognoli con l’occhietto bianco mi osservavano teneramente e io non ho potuto fare altro che adottare gli orfanelli, la curiosità era troppa…. ma di cosa sapranno??? Ora tutti i vegani staranno ridendo e diranno: sé! Ha fatto la scoperta dell’acqua calda! Noi ci facciamo persino i dolci con la soia verde!
Pardon sono così poco informata sul vegetariano e vegano che pensavo fossero la stessa cosa, invece leggo un’intervista della cantante Madonna e scopro che addirittura lei si porta il cuoco in tour perché la sua dieta è rigorosamente priva non solo di alimenti animali, ma addirittura di alimenti di derivazione animale. Pensandoci il cuoco vegano deve essere veramente bravo perché il lavoro si fa proprio difficile! Dopo di lei molti si sono convertiti al veganismo, una moda o una sensibilità, che attualmente sembra stia impazzando specie negli USA. La filosofia non è stata pensata proprio di recente, si parla addirittura del 1944, anno in cui Elsie Shrigley e Donald Watson fondarono la Vegan Society. Stanchi di un vegetarianismo poco severo dichiararono: « La parola "veganismo" denota una filosofia e un modo di vita che si propone di escludere - nella misura in cui questo è praticamente possibile - tutte le forme di sfruttamento e di crudeltà verso gli animali perpetrate per produrre cibo, indumenti o per qualsiasi altro scopo; e per estensione, promuove lo sviluppo e l'uso di alternative non-animali, per il bene dell'uomo, degli animali e dell'ambiente. Da un punto di vista dietetico indica la pratica di evitare qualsiasi prodotto derivato, in tutto o in parte, dagli animali.»
I riconvertiti (quasi tutti ex-vegetariani appunto) dovendo rinunciare alle proteine della carne le cercano altrove. La soia verde, ho scoperto, in quanto a valore proteico, batte tutti gli altri legumi, avendo a suo favore, inoltre, assenza di grassi (35% di proteine e al 18% di lipidi ecco perché mi sono concessa il lusso di friggere). Il gusto ammetto non è niente di che, molto delicato, però quando le cose fanno bene vanno mangiate, soprattutto dai bambini! La ricetta sarebbe adatta anche a loro, per riuscire a far mangiare qualcosa che altrimenti spiaccicherebbero al muro. Ricordando che sono noti anche con il nome di fagioli mung e azuki verdi, perché ovviamente  provengono dall’Asia; si trovano sia nelle ricette nazionali indiane che estremo-orientali. Io però propongo un appetizer diverso dal solito per abbinamento di spezie e salse, nonostante i bastoncini di soia, come pure di seitan o tofu, siano già abbastanza famosi nei ricettai vegetariani….



Ingredienti per 4 persone:
300 gr. di fagioli mung (soia verde)
Mezzo spicchio d’aglio
2 uova
2 cucchiaini di zenzero in polvere
Pan grattato q.b.
Yogurt intero 200 gr.
100 gr. di gambi di rabarbaro
2 cucchiaini di zucchero
Sale q.b.
Pepe q.b.
Olio di semi
Procedimento: cuocete la soia (già tenuta un paio di ore nell’acqua) finchè non sia morbida. A questo punto frullatela con sale, pepe, 1 uovo e zenzero, tirate via dal mixer il composto e asciugatelo con l’aggiunta di pan grattato in modo da riuscire a maneggiarlo con facilità. Formate dei bastoncini grassocci e girateli prima nell’uovo poi nel pangrattato ripetendo l’operazione per una volta. Friggeteli in abbondante olio di semi caldo.
Accompagnate con una salsa fatta di gambi di rabarbaro frullati (cuoceteli  bene in acqua bollente e salata per almeno 15-20 minuti) con il mezzo spicchio d’aglio ed emulsionato con lo yogurt e lo zucchero, aggiustate di sale e pepe.
La ricetta è 1 idea vegetariana più che vegana per l’aggiunta di uova e yogurt, lo so che sarei stata bacchettata dai signori
Shrigley e Watson, ma per questa volta concedetemelo please…. 

11 commenti:

  1. quindi gli azuki verdi e la soia verde sono la stessa cosa?? non lo sapevo... complimenti per la ricetta

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    1. sul sito di dietaland dicono così ed io mi sono fidata ;)

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  3. grazie come sempre! mi piace fare i compiti!

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  4. elena, pensa che io in casa..anzi in famiglia diciamo la verità, sono l' unica a mangiare seitan, soia e tofu.... gli altri mi guardano come un aliena e storcono il naso, e via dicendo...
    proverò questa ricetta per me e chissà che non riesca a convincere definitivamente anche il resto dell' allegra brigata.. o almeno, a invogliarli un po'.....
    un abbraccio!!

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  5. non è che abbiano tutti i torti, se le cose che fanno bene (e soprattutto prive di grassi) fossero buone quanto patatine e cioccolata allora sarebbero risolti metà dei problemi di noi donne eternamente a dieta....

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  6. Una ricetta davvero originale complimenti! e noto che abbiamo anche lo stesso servizio di piatti! (eheh),
    ricetta inserita, grazie mille!

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    1. perchè il Giappone è una mia grande passione ;) grazie a te

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Le buone parole valgono molto e costano poco.

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