venerdì 16 agosto 2013

FRISELLA, FRISEDDA, FRESEDDA, FRISA, CIALDA O FRESELLA..............voi come la chiamate?

Non posso assolutamente guardare l’estate scorrere senza condividere una delle preparazione più amate in Italia: le friselle, o come le preferite chiamare secondo le varie declinazioni regionali.

La storia delle friselle è molto antica, addirittura nel passato venivano chiamate "cialde dei crociati" poiché grazie alla facilità nel trasporto spesso erano il cibo preferito dei combattenti. Veniva fatta passare una cordicina nel centro delle friselle che le legava tutte insieme come una grande collana. La maggior parte delle volte venivano bagnate nell’acqua di mare e mangiate con crostacei freschi, infatti ancora oggi sono la base ottimale per la classica “pepata di cozze”.

Ciò che amo delle freselle è che per mezza giornata di sofferenza, e mi riferisco alla cottura in forno che d’estate si trasforma in una specie di tortura, ti aspettano molte serate di comodità e goduria, e stavolta mi riferisco al momento in cui ritorni a casa dopo una giornata di mare, guardi tuo marito e tuo figlio affamati e ti dici: e ora? Che preparo? Ma io ho una busta piena di friselle nel mobile! Yeah! Ovviamente le friselle si trovano in commercio già pronte ma se siete amanti dell’home made, come me, allora questa è la ricetta. Ricordando che questo è l’impasto base a cui a seconda dei gusti potrete aggiungere finocchietto, pepe o anche erbe secche.

Procediemento:

Realizzate un lievitino con il lievito sciolto in un dito di acqua tiepida, l’olio e qualche cucchiaio di farina. Lasciate che raddoppi il proprio volume e poi impastate con il resto della farina, un pugnetto di sale e l’acqua a filo mentre lavora la planetaria, l’impasto ha la consistenza della pizza. Terminate impastando a mano e lasciate lievitare 2 ore. Trascorso il tempo impastate e lasciate lievitare ulteriormente. Terminata la lievitazione dell’impasto tagliatelo in tutti pezzi uguali e lavorateli a filoncino, come se doveste fare delle baguette. A questo punto legatele ad anello, ponetele sulla teglia con carta da forno e lasciatele lievitare finchè non raddoppino il volume. Accendete il forno a 200° e fatele cucinare una decina di minuti il tempo che si rapprendano, devono restare bianche. Sfornatele e tagliatele a metà come se fosse un panino da farcire. Impostate il forno a grill a temperatura media e infornate le friselle prima da un lato e poi dall'altro finché entrambi non acquistino un bel colore dorato.
Una volta fredde possono essere conservate anche per diverse settimane, ricordate solo che prima di condirle vanno velocemente passate sotto l’acqua corrente solo dal lato esterno quello interno si ammorbidirà con l’olio dei condimenti. Le potete servire come base per una caponata, semplice con pomodorini e tonno, o da super serata fra amici come base di una zuppa di frutti di mare o meglio ancora un cacciucco, non avete che l’imbarazzo della scelta!


8 commenti:

  1. ...bellissima ricetta...mi prendo un'appunto perché mi piacerebbe provarle..da noi non si chiamano perché non facciamo nulla del genere!!!

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  2. che belle che sono! è da un po' che vorrei farle poi l'incisivo rotto da poco e il conto del dentista mi frenano....ma ancora per poco:-)

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    1. hahahaha che forte! cmq in realtà sono molto morbide una volta bagnate e condite, anzi ti dirò, devi star attenta a non condirle tanto prima e non bagnarle troppo altrimenti possono pure trasformarsi in un pappone e allora diventano veramente immangiabili! ;)

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Le buone parole valgono molto e costano poco.

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