mercoledì 2 luglio 2014

POMODORI ALLA ROMANA imitati dalle zucchine

Non so perchè, nel senso non so ancora bene come funziona la mia testa, ma quando d'estate ho degli ospiti improvvisi faccio sempre la stessa cosa, come se l'azione mi salvasse dall'ansia da prestazione culinaria improvvisa, svuoto le verdure e le riempio. Non importa se dentro c'è riso, patate, macinato, pane, formaggi o altre verdure, io so che alla fine devo servire verdure ripiene.

Sono convinta che sia l'unico modo per far dire ai miei invitati: e questa sarebbe una cenetta improvvisata?
Si lo so, mi complico sempre la vita, due spaghetti aglio, olio e peperoncino potrebbero salvarmi con molta meno fatica, ma quando cucinare per te non significa sfamare il prossimo ma consolarlo allora le alternative meno gustose le scarto, seppur bisogna sempre considerare che un commensale potrebbe di gran lunga preferire gli spaghetti aglio, olio e peperoncino ai pomodori ripieni.......

Dalla tradizione romana ecco un classico senza tempo, ottimo anche se preparato con largo anticipo, da riscaldare al forno (ma ance no) di ritorno dalla spiaggia.
Questa è la ricetta standard ma si capisce che il ripieno può sempre essere arricchito da ciò che si vuole (prosciutto, funghi, pisellini, salsicce sbriciolate ecc...).
Le zucchine che c'entrano??? Semplicemente sono delle copione!


Ingredienti:
4 pomodori tondi maturi
riso Arborio 250 gr.
sale q.b.
pepe q.b.
erbe miste tritate finemente(basilico, origano e prezzemolo)
olio evo
4 zucchine
1 spicchio di aglio frullato

Procedimento: Svuotate i pomodori tagliando solo la calotta ed eliminate l'acqua conservando la polpa. Le zucchine vanno tagliate a metà in lungo e svuotate leggermente. In una terrina mescolate il riso, precedentemente sciacquato, con il sale, il pepe, la polpa di pomodoro, la polpa di aglio e il trito fine di erbe.

Lasciate riposare per 15 minuti.
Riempite i pomodori e le zucchine con il riso. Un bel giro di olio e infornate 50 min. a 180°.

lunedì 30 giugno 2014

BANANA BREAD


Non ho particolari giustificazioni per questa lunga assenza, ma solo una parola: LAVORO! Di quello che ti fa dire: ok mi rendo conto che per le ore giornalmente a mia disposizione le cose che vorrei fare sono troppe e quindi bisogna aver il coraggio di lasciar andare........ ora si sono in pausa, ma non so quanto durerà, quindi ne approfitto.

L'estate è bella, quasi sempre, tranne se ci sono 38 gradi e tu invece di essere al mare sei fermo per strada alle due del pomeriggio perchè l'auto improvvisamente ti ha lasciato a piedi.
Beh quello è il caso in cui puoi odiare profondamente il caldo.

Quando il sole è tanto forte può accadere che nel breve tragitto dal mercato a casa compaiano sulle tue banane, appena comprate, delle piccole macchioline nere, ma questo per me non rientra fra i pokissimi motivi che mi fanno odiare il caldo. Per me quelle macchioline sono preziose, so che stanno conferendo, a quello che è fra i miei frutti preferiti, quel sapore intenso e quel gusto profumato che adoro. Le soluzioni sono svariate, dal comune frappè dalle mille varianti (con latte, latte condensato, gelato, ghiaccio) alle banane caramellate accompagnate da panna o gelato alla vaniglia.
Il Banana Bread, però lasciatemelo dire, è il signore dei signori fra tutte le alternative conosciute. Ancora una volta ho una ricetta americana scelta per il mio blog, soprattutto perchè mi stuzzicava l'idea di servirlo in modo inusuale; con formaggio fresco spalmabile intendo ;) 

Ingredienti:
285 g. di farina
110 g. di burro
225 g. di zucchero di canna
2 uova
la polpa di 4 banane schiacciate
85 ml. di panna
un pizzico di cannella
1 cucchiaino di lievito per dolci

Procedimento: Montate il burro con lo zucchero finchè non sarà soffice, poi unite le uova intere sbattute leggermente a parte con la panna, la poltiglia di banane e la cannella, aggiungete la farina setacciata  con il lievito. Trasferite il composto in uno stampo da plum cake. La cottura a 180 ° è un pò lunghetta, circa 1 ora, l'importante che sia abbastanza scuro in superficie. 
Il dolce resterà umidiccio anche dopo averlo fatto raffreddare bene, ma è proprio questo a renderlo gustoso.
Accompagnatelo semplicemente con panna, oppure sciroppo d'acero ma anche una crema al mascarpone non guasta..............aspetta aspetta, pensandoci bene, perchè no burro d'arachidi?

domenica 22 dicembre 2013

MOSCARDINI AMMOLLICATI PER LA VIGILIA DI NATALE


Casomai non dovessi riuscire a pubblicare nuovamente per le feste approfitto ora e faccio a tutti i miei  più sinceri e affettuosi auguri!
Buon natale e Buon 2014!

E' una cosa fatta in velocità, lo ammetto, ma per queste feste ho deciso di dedicarmi interamente (anima e corpo) a mio figlio, già l'inserimento a scuola per lui non è stato semplice poi la mamma tutti i giorni a lavoro, quindi spengo tutto, anche il computer e sto con lui, credo se lo meriti! spero possiate capire :)

Per la cena di natale vi ripropongo una mia vecchia ricetta comunque adatta alla vigilia, un piatto caldo di moscardini in guazzetto. Per quella sera conto di servire, come prima portata, una fresca lasagnetta ai frutti di mare, crostacei e topinambur, per soddisfare soprattutto il palato degli amanti della pasta al forno che son sempre tanti, poi continuare con il guazzetto protagonista e magari servire a parte dei piccoli flan al burro d'arachidi, si ho deciso, a casa mia il 24 sarà così ;)
....per foto e ricette dovrete attendere a dopo le feste, mi dispiace questo lo devo al mio bimbo :)

<<...........I moscardini piccanti in gustoso guazzetto di pomodoro è la ricetta topic della mia infanzia, in quel sughetto delizioso e ricco di sapore in cui si saltano gli spaghetti al dente, che dire sono una gioia! La novità, con cui ho voluto trasformare la ricetta, è la mollica sbriciolata plus frutta secca come topping.......forse gli spaghetti non li recuperi così (o forse si???) ma la goduria è assicurata ugualmente!.....>>.

Ingredienti per 4 persone:
1 kl. di moscardini freschi già puliti
Pane di segale 4 fette
pomodori freschi 2
1 tazza di passata di pomodoro
olive nere denocciolate 200 gr.
anacardi 100 gr.
mandorle 100 gr.
peperoncino fresco 1
olio evo q.b.
sale q.b.
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
prezzemolo fresco
aglio 1 spicchio
capperi dissalati 1 cucchiaio

Procedimento: date una piccola sbollentata ai pomodori per privarli della buccia, poi tagliateli a pezzettoni e versateli in un tegame alto in cui avrete versato l'olio, lo spicchio d'aglio e il peperoncino, dopo una veloce rosolatura unite la passata di pomodoro e i moscardini, portate a bollore e poi abbassate la fiamma al minimo, se il sugo dovesse seccare unite 1 bicchiere d'acqua, la cottura prosegue finché i moscardini non siano morbidi. salate solo alla fine e se necessario. Nel frattempo preparate la mollicata sbriciolando le fette di pane, arachidi e mandorle tritate (però non troppo), i capperi e le olive sminuzzati, e mescolate il tutto con il formaggio. Versate i moscardini con il loro sughetto in 4 cocci da forno, cospargete con la mollicata ottenuta ed infornate sotto il grill per pochi minuti, il tempo di creare la crosticina. Spolverizzate con il prezzemolo tritato e servite accompagnato da qualche fetta di pane.

venerdì 22 novembre 2013

CREMA CATALANA Eau de Parfum e 100 ricette pubblicate!


Se fa crac allora il dessert è servito!
Come la crème brûlée (francese), la crema catalana (spagnola) deve sviluppare sulla sua superficie un sottile crosticina che in seguito ad una lieve pressione del cucchiaino deve creparsi......ah che meraviglia, sembra una poesia! e in effetti lo è.

I più attrezzati usano la piccola fiamma ossidrica per caramellare lo zucchero, ma io che ho usato impropriamente l'oggetto (ero convinta di poterci saldare un utensile da cucina già rotto.....arggg) ne sono attualmente sprovvista, però essendo che se ho voglia di realizzare una ricetta il pensiero si insinua fastidiosamente nella mia mente diventando un'ossesione, ho realizzato ugualmente la crema mettendola pochi minuti sotto il grill alla massima temperatura.
Il trucchetto per non far cuocere la crema è stato mettere le cocottine a bagnomaria in acqua freddissima a cui ho aggiunto anche cubetti di ghiaccio.
Con questo procedimento la crema resta fredda e la crosticina si scurisce, ciò da modo di servire il dolce a cucchiaino (fondamentalmte 1 Crema pasticcera rivisitata) anche subito;
in questo modo si sfrutta il contrasto freddo/caldo.

Negli ingredienti non ho inserito acqua di colonia ovviamente, come qualcuno, dato il titolo, potrebbe pensare, non voglio avvelenare nessuno!
L'idea mi è venuta pensando ai laboratori che creano nuove fragranze di profumo, specie a Natale vediamo pubblicizzati decine di nuovi profumi cosicchè mi sono detta:
--perchè questo Natale la fragranza migliore di casa mia non può essere quella della crema catalana?

Ho mixato spezie e aromi, personalizzando la ricetta con l'aggiunta di ingredienti inusuali in questa crema. In parte mi sono rifatta al profumo della crème brûlée che trasuda vaniglia da tutti i pori (ricordando che catalana e brûlée si differenziano per cottura ed ingredienti oltre che per aromi), ma poi ho unito poche gocce di essenza al rum e mezzo bicchierino di limoncello, non credevo potesse riuscire al primo colpo ma è stato così!

.... E così sono sicura che a breve in televisione sarà trasmessa la pubblicità della nuova fragranza di International Food: CREMA CATALANA Eau de Parfum

Volevo anche esprimere, con un pizzico di orgoglio, tanta soddisfazione per la pubblicazione di 100 ricette!.....per la serie non mollare mai!



Ingredienti per 4 persone
1 litro di latte
200 g di zucchero
1 corteccia di cannella
1 baccello di vaniglia
4 gocce di essenza al rum
1 bicchierino di limoncello
6 tuorli
La buccia di mezzo limone non trattato
50 g di maizena
zucchero di canna per caramellare


Procedimento: Portate ad ebollizione il latte con la cannella, la buccia di limone e il baccello di vaniglia inciso (a cui avrete asportato i semi interni e li avrete aggiunti al latte). Si lascia sobbollire per 5 minuti a fuoco dolcissimo.
Diluite la maizena (o l'amido di frumento) in mezzo cucchiaio di acqua fredda. Montate le uova con lo zucchero finché il composto non diventa chiaro, omogeneo e cremoso. Incorporate la soluzione di acqua e maizena attraverso un colino trattenere eventuali grumi; mescolate finché non sia tutto ben amalgamato. Togliete il latte da fuoco. Rimuovete la cannella, la buccia di limone e la stecca di vaniglia, aggiungete il latte a filo (possibilmente a temperatura ambiante) nelle uova montate poco alla volta mescolando continuamente. Rimettete il tegame sul fuoco tenendo la fiamma bassa e mescolate continuamente finché non si addensa. In questa fase la crema non deve rimanere troppo tempo sul fuoco perchè potrebbe impazzire. A questo punto unite l'essenza al rum e il limoncello mescolate e versate la crema in piccole cocotte da forno.
Fate riposare la crema in frigo per almeno 30 minuti.
Trascorso il tempo cospargete la superficie della crema con zucchero di canna. Ponete le cocotte a bagnomaria in una teglia con acqua fredda a cui avrete aggiunto anche qualche cubetto di ghiaccio. Il forno deve essere impostato grill alla massima temperatura e solo quando la resistenza sarà rosso rovente allora introducete la teglia con le cocottine. Quando la superficie sarà abbastanza scure e lo zucchero tutto sciolto tiratele fuori e servite all'istante. Se invece come me avete comprato la piccola fiamma ossidrica ma a differenza mia non l'avete usata in nessun'altro modo se non per caramellare le creme allora per voi si salta l'ultimo passaggio e dopo averle tirate fuori dal frigo ci impiegherete 5 minuti per portarle in tavola!

domenica 17 novembre 2013

Couscoussiamo??? un piatto che unisce i popoli........

C'è chi come me, che al solo sentir nominare couscous, si vede sfilare avanti agli occhi decine di realizzazioni diverse del piatto, le qualità differenti della grana, gli abbinamenti più particolari e le provenienze nazionali delle varianti della ricetta......quello israeliano a chicchi grossi, il tabulè estivo, quello con aggiunta di harissa, con carne ovina o bovina, il buonissimo couscous di trapani a base di pesce, fino ad arrivare a parlare di preparazioni dolci.
C'è chi come me, che oltre a pensare all'ingrediente in sé, riflette sul fatto che il couscous è un piatto che unisce paesi del bacino mediterraneo, spesso in guerra e, peggio ancora, in guerra fra di loro.
Così come i tanti paesi propongono una versione personale della ricetta che risente inevitabilmente del proprio retaggio culturale mi domando perchè ognuno di questi paesi non può proporre la propria identità nazionale nel rispetto di quella altrui??? Lo so sto sconfinando nel qualunquismo e nella banalità, le cose sono molto più complesse di come appaiono e i libri dei 5 esami di storia dati ai tempi dell'università cercarono di chiarire le cose ma a dir il vero l'odio, il razzismo e l'intolleranza restano sempre argomenti incomprensibili per me. Piuttosto proporrei il couscous come piatto simbolo di una pace auspicabile e di un rispetto altrui possibile, il couscous come emblema di speranza!
Questa proposta è una versione magrebina per me abbastanza classica con carne di vitello, harissa e verdure miste.

Ingredienti per 4 persone
400 gr. di cous cous
500 gr. di spezzatino di vitello
2 carote
1 melanzana grande
1 peperone rosso
1 patata
2 pomodori piccoli
1 cipolla
1 scatola di ceci lessati (o se preferite cucinate voi 100 gr. di ceci secchi)
1 spicchio d'aglio
2 zucchine
4-5 foglie di verza
salsa harissa
1 mazzetto di coriandolo fresco
1 cucchiaino di zenzero tritato
1 cucchiaino di paprika piccante
sale q.b.
olio evo q.b.
acqua q.b.
Procedimento: L'ideale sarebbe avere a disposizione la couscoussiera araba in terracotta, ma in caso di assenza cucineremo il couscous a vapore sfruttando l'evaporazione del brodo. In un tegame capiente mettete a soffriggere con l'olio la cipolla, l'aglio e lo zenzero tutto rigorosamente sminuzzato. Calate poi  
i bocconcini di vitello, se troppo grossi assicuratevi di tagliarli precedentemente, fate rosolare la carne e aggiungete la paprika e poi 2 cucchiai di pasta di harissà (se il piccante non fa per voi potete diminuire le dosi). Dopo un paio di minuti salate leggermente e coprite con acqua calda continuando a cuocere per almeno 40 minuti a fiamma dolce. nel frattempo in un'altro pentolino portate ad ebollizione 3 tazze d'acqua leggermente salata. In una ciotola versare il couscous ed unite a filo l'acqua bollente poco alla volta, aggiungete un giro di olio evo, lasciate riposare un minuto e ripetete l'operazione finchè il couscous non abbia assorbito tutta l'acqua; aspettate che si freddi e lavoratelo con le mani in modo da sgranare bene tutti i chicchi. Trascorsi 35-40 minuti di cottura della carne unite le foglie di verza, le carote e i pomodori al brodo. Posizionate la couscoussiera sul tegame con la carne e versate dentro il couscous senza schiacciarlo, coprite e lasciate cuocere.
Dopo 5 minuti unite il peperone tagliato a quadrotti, la patata tagliata a pezzi, aggiungete acqua ( le verdure e la carne devono essere sempre coperte con il brodo) e cuocete per altri 5 minuti, in ultimo unite la melanzana tagliata a metà e la zucchina intera.Quando la cottura sarà terminata e cioè le verdure saranno cotte e la carne morbida unite i ceci e il coriandolo fresco sminuzzato.
Aggiustate di sale e spegnete il fuoco. Va portato in tavola con couscous caldo, potete disporre la semola ad anello e collocare al centro qualche pezzo di carne e qualche verdura meglio se il resto viene servito a parte con tutto il suo brodo poichè il couscous tende ad assorbire molto l'acqua e rischierebbe di diventare la classica pappetta per i bimbi, lasciate che siano i vostri commensali a bagnare il couscous a piacere.

venerdì 8 novembre 2013

CROCCANTE ALLO ZENZERO, SESAMO E NOCCIOLE per accompagnare il sorbetto alla mela verde

Mi domandavo se potesse esistere una versione autunnale del sorbetto, escludendo sicuramente quello al limone, che è un pò l'emblema dell'estate, anche se qui in Veneto trovi lo sgroppino (alias sorbetto) al gusto limone persino come post-pasto invernale, ma è una questione di gusti ovviamente; ad ogni modo per me quello alla mela verde si adatta molto alla stagione più fresca ma l'ho abbinato con un croccante allo zenzero homemade che fa subito Natale! Si lo so, è ancora presto per parlare di natale, ma lo faccio tutti gli anni e pure quest'anno non poteva mancare. Inizio a parlare di ricette natalizie già da un mese prima :D ! Cucinare a Natale credo sia ancora più speciale di quanto non lo sia già farlo tutto l'anno! Insomma ogni anno non vedo l'ora che arrivi il periodo natalizio, soprattutto per cucinare tante ricette speciali!

Ingredienti:
350 gr. di zucchero semolato
200 gr. di nocciole tostate
2 cucchiai colmi di semi di sesamo
50 gr. di zenzero
3 cucchiai di acqua
1 cucchiaio di succo di limone Polenghi
Sorbetto alla mela verde Polenghi

Procedimento: Pulite e tagliate a fettine sottili lo zenzero e mettetelo in acqua a bollire a fiamma medio bassa per almeno un paio di ore. Quando lo zenzero sarà tenero tagliatelo in piccoli pezzi e preparate il caramello di base. In un tegamino sciogliete lo zucchero con l'acqua e il succo di limone, una volta sciolto lo zucchero a fiamma media (continuando sempre a mescolare) alzate la fiamma e aspettate che lo zucchero si caramellizzi (deve diventare bruno e staccarsi da solo dal tegame) spegnete il fuoco e velocemente unite il sesamo lo zenzero asciugato e le nocciole tostate macinate grossolanamente. Versate il composto caldo su un piano di lavoro ricoperto di carta forno e stendete il composto velocemente. Aspettate che si sia raffreddato completamente e poi rompetelo a pezzi (regolari o irregolari come preferite).

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...