Quando
una foodblogger “va in vacanza” non vuol dire che si “prende una vacanza”, se
poi cucinare e fotografare è una specie
di malattia, una fissa che ti bombarda la testa sin dalle prime ore del giorno,
allora il discorso è chiuso. Nel caso mio poi esiste un ulteriore motivo; vivo lontano dalla mia famiglia e questo oltre a
causarmi stati di malinconia cronica per almeno 250 giorni all’anno (gli altri
115 si dividono fra preparativi di partenza, soggiorno a casa paterna e ricordi
post-ritorno) crea in me tutta una serie di aspettative positive e
condivisioni, a partire proprio dalla sperimentazione e somministrazione, a
quelle che per quasi 20 sono state le mie prime cavie, di nuovi pastrocchi culinari. A proposito di cucina, io quella di mia mamma l’ho distrutta in
pochissimi anni, quindi approfitto per chiederle ufficialmente scusa! Quando
preparavo un pranzo compivo una specie di missione di guerra, così che i fuochi
erano i miei campi da combattimento, le pentole i miei carri armati, coltelli e
mestoli le mie armi, mentre la mamma e la sorella la povera fanteria che doveva
ripulire tutto il disastro!
Il
menù a metà fra nordico e meridionale era inevitabile essendo una di “giù” che
vive “su”, quindi per la gioia dei commensali (spero, non che dicano si si
buono, tanto poi dovevo andare via….) siam partiti con un antipastino fresco e
colorato a base di polentina croccante nappata con pesto di rucola, una veloce
carrettiera di pomodorini (così la chiamò un amico siciliano, poi avrei
scoperto che carrettiera può essere un po’ tutto, dipende da quello che c’è sul
carretto/frigo), dadolata di provola marmellata di fragole e riccioli di
cipollotti, e poi "very simple" al caviale. Il primo è stato un risotto pensato
al momento con quello che c’era sul tagliere (a questo punto l’avrei chiamato
risotto alla carrettiera….!!???) caviale, provola affumicata fresca e scorza di
limone. Il secondo salto perché è toccato alla mamma e onde evitare di essere
citata da lei per copyright rubati passo. Ho terminato con una panna cotta aromatizzata
alla vaniglia ed accompagnata da una marmellatina fresca di ciliegie e pistacchi.
Ritornare
in quella che è la casa in cui hai trascorso l’infanzia è sempre piacevole,
mostrare a tuo figlio i posti in cui sei cresciuta emozionante andare via
inevitabile, ma va bene così, si apprezzano di più le persone e i posti quando ti
vengono concessi con il contagocce, per non dimenticare la cosa più importante: si litiga meno!
Dedicato a mia mamma con un debole per la polenta:
Ingredienti per 6 persone:
500
gr. di polenta gialla già pronta
200
gr. di rucola
50
gr. Mandorle
Acciughe
2
Caviale
nero
Mayonese
200
gr. di pomodorini
50
gr. pecorino romano
100
gr. di provola affumicata fresca
30
gr. di marmellata di fragole
1
cipollotto fresco
Pan
grattato
Aglio
1 spicchio
Olio
q.b.
Sale
q.b.
Procedimento:

Dedicato a mio padre grande fan dei primi
Ingredienti
per 4 persone:
Riso
arborio 400 gr.
Olio
evo q.b.
Aglio
1 spicchio
200 gr. di provola fresca affumicata
Caviale
nero 2 cucchiai
Scorza
grattugiata di mezzo limone
1
bicchiere di prosecco
Sale
q.b.
Procedimento:
In
una pentola mettete l’olio e l’aglio leggermente schiacciato, appena avrà preso
colore levatelo ed unite il riso, abbrustolite pochi secondi sfumate con il
vino e unite un mestolo di brodo caldo. Il risotto va così come tutti sanno si
asciuga e si unisce ancora brodo finchè non sia cotto. Verso la fine unite la
scorza di limone e mantecate con la provola affumicata. Si spegne e si unisce il
caviale.
Dedicato ai miei fratelli golosoni!!!
Ingredienti
Panna
da montare 500 ml.
Zucchero
a velo 150 gr.
1 stecca
di vaniglia fresca
250
gr. di ciliegie fresche
50
gr. di pistacchi
Gelatina
in fogli 3
Procedimento:
Mettete
a mollo la gelatina. Riscaldate a fuoco lento la panna con lo zucchero e la
vaniglia spegnete appena accenna il bollore. Passate attraverso un canovaccio la
panna per eliminare i semi della vaniglia (ma io non l’ho fatto perché andavo
di fretta :p), unite i fogli di gelatina strizzati e versate in uno stampo
(volendo potete realizzare anche mini porzioni utilizzando bicchierini di
carta). Lasciate in frigo per almeno 5 ore. Sformateli e serviteli con le
ciliegie sciolte sul fuoco con 2 cucchiai di zucchero a velo e i pistacchi resi
in polvere (per avere una crema più omogenea ho frullato tutto ma anche con
pezzetti di ciliegia non è male).
Ogni dedica merita come minimo un ringraziamento.Grazie tesoro,non solo per i piatti(menzionati)ma specialmente per la tua "LEOPARDIANA" presentazione fatta di emozioni ( misto di sapori e sentimenti).Con te anche l'uovo al tegamino diventa speciale,perchè tu sei SPECIALE.
RispondiEliminagrazieeeeeeeeeeee Vi voglio bene!
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