Conoscevo
l’esistenza della soia gialla, ma quando un po’ di giorni fa mi sono ritrovata
al supermercato a studiare i vari tipi di legumi esposti ho improvvisamente spalancato
la bocca così come può far una bambina dopo aver scoperto un cioccolatino
nascosto sotto il letto. Soia verde anche qui??? Finalmente! Ho letto di
ricette giapponesi, ma pensavo di non trovarli mai…invece. Dei piccoli semini verdognoli con l’occhietto bianco mi osservavano teneramente e io non ho potuto fare altro
che adottare gli orfanelli, la curiosità era troppa…. ma di cosa sapranno???
Ora tutti i vegani staranno ridendo e diranno: sé! Ha fatto la scoperta
dell’acqua calda! Noi ci facciamo persino i dolci con la soia verde!
Pardon
sono così poco informata sul vegetariano e vegano che pensavo fossero la stessa
cosa, invece leggo un’intervista della cantante Madonna e scopro che
addirittura lei si porta il cuoco in tour perché la sua dieta è rigorosamente
priva non solo di alimenti animali, ma addirittura di alimenti di derivazione
animale. Pensandoci il cuoco vegano deve essere veramente bravo perché il
lavoro si fa proprio difficile! Dopo di lei molti si sono convertiti al veganismo,
una moda o una sensibilità, che attualmente sembra stia impazzando specie negli
USA. La filosofia non è stata pensata proprio di recente, si parla addirittura
del 1944, anno in cui Elsie Shrigley e Donald Watson fondarono la Vegan Society. Stanchi di
un vegetarianismo poco severo dichiararono: « La parola "veganismo" denota una filosofia
e un modo di vita che si propone di escludere - nella misura in cui questo è
praticamente possibile - tutte le forme di sfruttamento e di crudeltà verso gli
animali perpetrate per produrre cibo, indumenti o per qualsiasi altro scopo; e
per estensione, promuove lo sviluppo e l'uso di alternative non-animali, per il
bene dell'uomo, degli animali e dell'ambiente. Da un punto di vista dietetico
indica la pratica di evitare qualsiasi prodotto derivato, in tutto o in parte,
dagli animali.»
I riconvertiti (quasi tutti ex-vegetariani
appunto) dovendo rinunciare alle proteine della carne le cercano altrove. La
soia verde, ho scoperto, in quanto a valore proteico, batte tutti gli altri
legumi, avendo a suo favore, inoltre, assenza di grassi (35% di proteine e al
18% di lipidi ecco perché mi sono concessa il lusso di friggere). Il gusto
ammetto non è niente di che, molto delicato, però quando le cose fanno bene vanno
mangiate, soprattutto dai bambini! La ricetta sarebbe adatta anche a loro, per riuscire a
far mangiare qualcosa che altrimenti spiaccicherebbero al muro. Ricordando che sono noti anche
con il nome di fagioli mung e azuki verdi, perché ovviamente provengono dall’Asia; si trovano sia nelle
ricette nazionali indiane che estremo-orientali. Io però propongo un appetizer diverso
dal solito per abbinamento di spezie e salse, nonostante i bastoncini di soia, come pure di seitan o tofu, siano già abbastanza famosi nei ricettai vegetariani….
Ingredienti per 4 persone:
300
gr. di fagioli mung (soia verde)
Mezzo
spicchio d’aglio
2
uova
2
cucchiaini di zenzero in polvere
Pan
grattato q.b.
Yogurt
intero 200 gr.
100
gr. di gambi di rabarbaro
2
cucchiaini di zucchero
Sale
q.b.
Pepe
q.b.
Olio
di semi
Procedimento:
cuocete la soia (già tenuta un paio di ore nell’acqua) finchè non sia
morbida. A questo punto frullatela con sale, pepe, 1 uovo e zenzero, tirate via
dal mixer il composto e asciugatelo con l’aggiunta di pan grattato in modo da
riuscire a maneggiarlo con facilità. Formate dei bastoncini grassocci e girateli
prima nell’uovo poi nel pangrattato ripetendo l’operazione per una volta.
Friggeteli in abbondante olio di semi caldo.
Accompagnate
con una salsa fatta di gambi di rabarbaro frullati (cuoceteli bene in acqua bollente e salata per almeno
15-20 minuti) con il mezzo spicchio d’aglio ed emulsionato con lo yogurt e lo
zucchero, aggiustate di sale e pepe.
La
ricetta è 1 idea vegetariana più che vegana per l’aggiunta di uova e yogurt, lo
so che sarei stata bacchettata dai signori
quindi gli azuki verdi e la soia verde sono la stessa cosa?? non lo sapevo... complimenti per la ricetta
RispondiEliminasul sito di dietaland dicono così ed io mi sono fidata ;)
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminagrazie come sempre! mi piace fare i compiti!
RispondiEliminaelena, pensa che io in casa..anzi in famiglia diciamo la verità, sono l' unica a mangiare seitan, soia e tofu.... gli altri mi guardano come un aliena e storcono il naso, e via dicendo...
RispondiEliminaproverò questa ricetta per me e chissà che non riesca a convincere definitivamente anche il resto dell' allegra brigata.. o almeno, a invogliarli un po'.....
un abbraccio!!
non è che abbiano tutti i torti, se le cose che fanno bene (e soprattutto prive di grassi) fossero buone quanto patatine e cioccolata allora sarebbero risolti metà dei problemi di noi donne eternamente a dieta....
RispondiEliminaUna ricetta davvero originale complimenti! e noto che abbiamo anche lo stesso servizio di piatti! (eheh),
RispondiEliminaricetta inserita, grazie mille!
perchè il Giappone è una mia grande passione ;) grazie a te
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