Bentornata
zucca e avrei voluto scrivere bentornato autunno ma ancora non ci ho capito
niente, dal caldo di poke settimane fa sono già proiettata alla vacanze di
natale, un mese vola in fretta, il clima è sempre più assurdo e la colpa è solo
nostra, ma non starò a straparlare del riscaldamento globale, di cosa stiamo facendo per rallentarlo e via dicendo, parlo del fatto che questa fase di "acclimatizzazione" corporea mi frega tutti gli anni, non mi premunisco mai e parapam! mal di gola e febbre. Ricordo un tempo mooooolto lontano in cui
ammalarsi era la fortuna più grande che potesse accaderti, questa è ovviamente
la fase dell’infanzia. La scuola si saltava, il giorno lo trascorrevi nel
lettone dei tuoi a spararti cartoon di ogni genere fino a che le palpebre si
scioglievano come cera, e poi lei, l’essere che rendeva perfetta la perfezione,
colei che ti riempivati di coccole ed attenzioni: la mamma, prima il brodino,
poi la spremuta di arancia fresca, la fetta di pane con nutella, tutto
rigorosamente a letto, ebbene sì la stessa persona che nei giorni di ordinaria
amministrazione non ci concedeva neanche di aprire una caramella a letto in
quei momenti si trasformava e diventava la nostra schiava personale. Tutto
poteva essere perfetto tranne quel maledetto momento della suppostina,
arggggggg, solo quella era capace ad annullare tutti i benefit e farti desiderare di star
a scuola a compilare paginette di scomposizione in sillabe.
Nell’adolescenza
invece le cose cominciano a cambiare, la febbre deve assolutamente esserci il
giorno dell’interrogazione di italiano in cui sappiano di non sapere, ci
inventiamo di tutto, io ricordo di aver più volte messo il termometro sulla
lampadina del lume per far salire la temperatura.
mamma:
ma non sembra che tu sia calda da 40° ma è possibile?
figlia:
mamma forse hai i decimi pure te perciò non te ne accorgi!
Mamma:
forse dovevi togliere prima il termometro dalla lampada per rendere il fatto più
credibile!
Quando
realmente accadeva di avere la febbre il tutto doveva sparire entro le 20.00
orario in cui si usciva con le amike, ma col CAVOLO che i genitori ti facevano
uscire!
Poi
improvvisamente diventi adulto e la febbre si trasforma in una specie di
maledizione, perché le cose le fai lo stesso, a lavoro ci vai con una scorta di
aspirine capace di far impallidire la Bayer stessa, a casa le faccende le fai, della
tua famiglia continui a prenderti cura, crescendo le giornate sono così zeppe di impegni che la febbre si trasforma in un lusso che non puoi concederti!
Ingredienti
per 4 persone:
riso
arborio 300 gr.
zucca
150 gr.
1
scalogno
Gorgonzola
al mascarpone 50 gr.
Sottilette
4
Caffe
solubile 2 cucchiaini
1
Dado vegetale
Olio
evo q.b.
Formaggio
grattugiato 80 gr.
Sale
q.b.
Pepe
q.b.
Procedimento:
Tagliamo la zucca a pezzi piccoli e stufiamola nel tegame con lo scalogno e
l’olio. Aggiungiamo una tazza di acqua e cuociamo finchè la zucca non sarà
cotta. Saliamo, pepiamo, frulliamo il composto e mettiamone da parte solo mezzo
bicchiere. Nel tegame con il composto rimanente di zucca cuciniamo il riso
aggiungendo il dado e coprendo con acqua calda. Nel frattempo in un padellino riscaldiamo
il gorgonzola a fuoco lento, magari unendo qualche cucchiaio di latte se
necessario, il composto deve risultare molto denso e non liquido. Terminata la
cottura del riso uniamo il formaggio grattugiato e aggiustiamo di sale e pepe. Versiamo
in 4 cocotte parte del riso ricavando un solco centrale in cui piegheremo 1
fetta di sottiletta e verseremo un po’ del composto morbido di gorgonzola,
chiudiamo con altro riso e comprimiamo leggermente. Il tortino va passato
velocemente in forno il tempo di permettere al formaggio di sciogliersi. Si
sforma dal pirottino con delicatezza e si versa sopra un cucchiaio di composta
di zucca tenuta da parte. Per terminare una piccola spolverata di caffè.
Questa è una bellissimissima idea!!! Entra di prepotenza nelle prossime ricette da preparare!
RispondiEliminaCiao, Sara
allora fammi sapere se può essere migliorata ;)
EliminaOttima idea! Grazie di essere passata da noi, ci siamo unite ai tuoi lettori così non ci perdiamo nulla...
RispondiEliminaBacioni
Alessia&Tiziana
grazie per il supporto!!!
EliminaElena, a parte le digressioni sulla febbre ai tempi che furono ... (e chi non l'ha mai avuta una febbre tattica? ;)) devo dire che la tua ricetta è proprio carina, da morire :) il gusto del gorgonzola con la zucca mi intriga, già un'amica me lo ha suggerito l'altro girono e devo dire che ci azzecca, più è piccante e più sta bene :)
RispondiEliminaGRAZIEEEE!
si infatti il gorgonzola tira su il gusto della zucca, soprattutto per chi ama gusti più decisi! GRAZIE a te per il tuo lavoro ed incrociamo le dita!
Eliminaahahah, hai ragione da vendere!! ricordo delle storie mitiche del liceo sul modo per farsi venire la febbre, si narrava di utilizzi più o meno tattici di sapone e dentifrici (ero al liceo o alla scuola di harry potter??) non so, comunque è vero, da adulti si corre, febbre o non febbre :((
RispondiEliminala ricettuzza mi piace tantissimo, zola+zucca, che bontà!!
a presto,
Vale
quando si tratta di saltare la scuola siamo tutti uguali, hahahaha quella del dentifricio non la conoscevo, magari la userò con il maritino per farmi fare un pò di coccole :D
Eliminacomplimenti!splendida idea!
RispondiEliminalalexa
grazie!
Eliminastupendo piattino!bacio
RispondiEliminamille grazie!
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