mercoledì 22 agosto 2012

PASTA BOUQUET


Per certe cose non si è mai troppo grandi, il romanticismo fa parte di queste, poi si potrebbe aggiungere la speranza, i sogni, l’amicizia, la gioia nel senso più ampio del termine.
Arriva per tutti il giorno in cui si ci rende conto di essere ormai troppo grandi per realizzare un sogno custodito da tempo. Prima dei 18 anni ci sembra di non poter far nulla ed essere limitati (solo a causa della mancanza della patente nella maggioranza dei casi), poi si arriva alla tanto agognata meta della maggiore età e si crede di avere il mondo in pugno. Per alcuni aspetti probabilmente è così, ma quando gli anni volano e si raggiungono gli ‘enta o meglio ancora ‘anta, si tirano le somme e ci si trova di fronte alla realtà, in un foglio immaginario della nostra mente si traccia una linea, da un lato si scrive un elenco di possibilità, dall’altro tutto ciò a cui bisogna rinunciare definitivamente. Saper rinunciare con maturità a progetti oggettivamente irrealizzabili è sintomo di grande intelligenza, la rassegnazione è ben altro, accanirsi sull’impossibile invece potrebbe precluderci la possibilità di aver successo in campi che nemmeno immaginiamo. In microeconomia viene chiamato profitto potenziale, quello che si guadagnerebbe se le nostre forze e capacità venissero indirizzate nella giusta direzione, non è piacevole sentircelo dire, ma spesso quello che più ci piace fare non è sempre quello che sappiamo fare meglio, probabilmente a causa di quelle inclinazioni naturali che abbiamo sin dalla nascita ma che dobbiamo scoprire nel corso della vita, spesso con sorpresa spesso con un pizzico di amarezza (perché non ci abbiamo mai provato prima). Mai recriminare in ogni caso o incolpare/accusare qualcuno/qualcosa di scelte sbagliate nella vita. NOI SIAMO ESATTAMENTE LE NOSTRE SCELTE! Nessuno può condizionarci più di tanto, se abbiamo preso una decisione nel passato, se abbiamo imboccato una strada, se abbiamo lavorato su un progetto è perché noi lo abbiamo voluto quindi ora non serve dire: se non avessi fatto quello avrei fatto quell’altro!
Al parco qualche giorno fa parlavo con un signore un po’ in là con gli anni e discorrendo scopro che il brav’uomo aveva un grande rammarico nella sua vita, quello di non aver fatto il viaggio dei suoi sogni, fare la Transiberiana, ormai colpito da qualche acciacco aveva deciso di rinunciarci definitivamente. Però continuando con le mie domandine curiose ed impertinenti scopro, con grande stupore, che il signore, in compenso, aveva girato tutta l’Europa e la Russia! Purtroppo concludeva ogni frase con: “si però il viaggio che avrei voluto, a causa della moglie pigrona, non l’ho potuto fare”. Tornando a casa ripensavo alla nostra conversazione e ad un certo punto mi sono detta: io non recriminerò mai! Concetriamoci sui nostri successi, su tutte quelle cose belle che abbiamo realizzato e concretizzato fin’ora, impariamo dal passato per migliorare il futuro nostro e di chi avrà l’umiltà di ascoltare i nostri consigli.
Io per esempio vorrei essere capace di far crescere fiori e piante con la stessa facilità con cui riesco ad ottenere dei trifogli dalle carote, ma non è così, ho sempre invidiato i balconcini traboccanti di profumi e colori, però qual è il segreto? Non recriminare! Non sarò capace di far crescere rose nel mio giardino (infondo sono felice perché ci sono le erbe aromatiche, quelle si che crescono bene J) ma sono capace di fare una buona e romantica pasta fredda.
Offro a tutti gli eterni giovani il mio bouquet di oggi, a coloro che non smettono mai di sognare ma anche a coloro che sanno voltare pagina e con coraggio concentrarsi sulle concretezze, riservando un sorriso alle scelte del passato!

Ingredienti per 4 persone:
fusilloni 400gr.
porchetta a fette 240 gr.
pesto 3 cucchiai
carote 2
olio q.b.
sale q.b.
Procedimento: lessiamo la pasta. Una volta scolata va passata velocemente sotto l’acqua fredda per bloccarne la cottura. La condiamo con il pesto un giro di olio e la facciamo riposare in frigo 1 oretta. Nel frattempo ricaviamo dalle rondelle di carota cruda (se preferite potete dargli una sbollentata) dei trifogli che saranno uniti e mescolati con la pasta. Prima di servire avvolgete la porchetta come un rotolo e tagliatelo in modo da ricavare delle girandole. Sistematele sulla sommità della pasta e portate in tavola.

2 commenti:

  1. Complimenti,hai avuto il coraggio di abbandonare la tua filosofia "panteistica"della vita per intraprendere quella semplice(e triste).... "della cruda realtà". A proposito di realtà è azzeccato (con questo caldo)il piatto che oggi hai presentato.L'ho già assaggiato è buonissimo.Alla prossima ELENA.

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    Risposte
    1. a volte sono semplici ricette a volte mi spingo oltre, tutto sta nel come mi sento in quel momento

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Le buone parole valgono molto e costano poco.

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